Più beneficiari, nuove modalità di accesso al Fondo e introdotta l’operazione a rischio tripartito. Ecco le direttive introdotte dal Ministro dello Sviluppo Economico.
Nuove direttive operative entrate in vigore lo scorso 15 marzo e introdotte dal Ministero dello Sviluppo Economico per l’accesso al Fondo di Garanzia, l’agevolazione offerta alle aziende e professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito anche se finanziariamente sane. Il Fondo è gestito da Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.p.A., Gruppo Invitalia e offre, in sostanza, una garanzia pubblica, che sostituisce le costose garanzie richieste per accedere ai finanziamenti.
Quali le novità introdotte dal Fondo di Garanzia per le PMI e i professionisti?
La prima novità introdotta riguarda l’incremento della platea dei beneficiari al Fondo, possono accendere, infatti, le PMI iscritte al Registro delle Imprese, i professionisti iscritti nei vari albi, le startup, le nuove imprese e il microcredito. Operazione resa necessaria non solo perché negli ultimi anni è cresciuto il fabbisogno finanziario, ma anche perché è aumentata la percentuale di aziende esposta al cosiddetto credit crunch, termine utilizzato per definire appunto un blocco al credito per le aziende sane. La riforma prevede inoltre:
la concessione del credito che avverrà in base a due modalità. La garanzia diretta, quando la richiesta avviene dai soggetti finanziatori e la riassicurazione e controgaranzia quando la stessa richiesta viene fatta invece dai soggetti garanti;
l’introduzione di un nuovo modello di valutazione, non più basato sul modello dei credit scoring ma su sistemi simili a quelli di rating usati dalle banche;
riorganizzazione delle misure e dell’importo massimo garantito;
introduzione di operazioni a rischio tripartito, cioè è prevista una ripartizione del rischio tra il soggetto finanziatore, il garante e il Fondo.
Una sezione speciale del Fondo di Garanzia per le PMI e i professionisti
Ma le novità non sono finite. Il MISE con il supporto tecnico di Invitalia ha costruito, grazie alle risorse dei programmi operativi, delle sezioni speciali del Fondo chiamate “riserve”. In sostanza, con il PON Impresa e Competitività si è creata la Riserva PON IC:
si concederanno dei contributi a titolo gratuito alle imprese che operano nel Mezzogiorno e Sud Italia proprio per rilanciare il tessuto imprenditoriale ed economico delle zone.
Il totale di questo fondo è di 206 milioni di euro, così ripartito:
194.800.000 euro indirizzati alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia;11.200.000 euro per i beneficiari di Abruzzo, Molise e Sardegna.
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