FORMAZIONE 4.0
Credito d'imposta Formazione 4.0: cos'è e a chi è destinato
Il credito d’imposta per le attività di Formazione 4.0 è un’agevolazione fiscale che spetta alle imprese e società di qualsiasi forma giuridica, che investono nelle attività di formazione dei dipendenti nel settore delle tecnologie previste dal Piano Nazionale industria 4.0, per un limite massimo annuale di € 300.000 per le PMI e di € 250.000 per le grandi imprese.
Iniziative ammissibili
Iniziative ammissibili
Sono ammissibili al credito d'imposta le attività di formazione finalizzate all' acquisizione o al consolidamento, da parte del personale dipendente dell'impresa, delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la realizzazione del processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal "Piano Nazionale Impresa 4.0".
In particolare, sono ammesse le spese di formazione in materia di:
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Big data e analisi dati;
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Cloud e Fog Computing;
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Cyber Security;
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Sistemi Cyber-fisici;
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Prototipazione rapida;
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Sistemi di visualizzazione realtà aumentata;
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Robotica avanzata e collaborativa;
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Interfaccia uomo-macchina;
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Manifattura additiva;
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Internet delle cose e delle macchine (IoT);
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Integrazione digitale dei processi aziendali.
Nel caso in cui la formazione sia erogata da soggetti esterni all'impresa, si considerano ammissibili le attività commissionate a soggetti accreditati per lo svolgimento di attività di formazione finanziata presso la Regione (o Provincia autonoma) in cui l'impresa ha sede, a università o a soggetti accreditati presso i fondi interpersonali.
Misure del credito d'imposta
Il credito d’imposta è riconosciuto in misura del:
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70% delle spese ammissibili per le piccole imprese nel limite massimo di 300.000 € se erogate da soggetti accreditati, altrimenti 40%;
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50% delle spese ammissibili per le medie imprese nel limite massimo di 250.000 € se erogate da soggetti accreditati, altrimenti 35%;
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30% delle spese ammissibili per le grandi imprese nel limite massimo di 250.000 €.
La misura del credito è per tutte le imprese aumentata al 60% nel caso in cui i destinatari della formazione rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o ultra-svantaggiati (definizione da valutare in sede di appuntamento). Nel caso in cui il docente sia dipendente dell’azienda la sua percentuale di ritorno come credito non può eccedere il 30% del costo annuo lordo.