Bando Resto al Sud 2.0.
Il bando finanzia iniziative economiche finalizzate all'avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero professionali, in forma individuale o collettiva, comprese quelle che prevedono l'iscrizione ad ordini o collegi professionali.
Possono beneficiare delle agevolazioni i giovani di età inferiore ai trentacinque anni residenti nel territorio del Mezzogiorno e nelle zone del Centro Italia affette da eventi sismici e in possesso di uno dei seguenti requisiti:
condizione di marginalità, di vulnerabilità sociale e di discriminazione;
inoccupati, inattivi e disoccupati.
Sono ammissibili a finanziamento le seguenti iniziative:
erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l'avvio delle attività;
tutoraggio, finalizzato all'incremento delle competenze e al supporto dei beneficiari nell'avvio e nello svolgimento delle attività;
interventi di sostegno consistenti nella concessione di incentivi per l'avvio delle attività.
L'agevolazione consiste di un contributo a fondo perduto di avvio utilizzabile per l'acquisto di beni, strumenti e servizi di euro 40.000.
Credito d’imposta per investimenti nella Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno
Il bando prevede l'attribuzione del contributo sotto forma di credito d'imposta per gli investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno (ZES unica), che ricomprende i territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
Sono considerate ammissibili le spese per investimenti relativi all'acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di:
nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZES unica;
acquisto di terreni;
acquisizione, realizzazione e ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l'esercizio.
Sono agevolabili gli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024.
L'agevolazione è costituita da un credito d'imposta pari a un massimo del 50% delle spese ammissibili.
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