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Fondo europeo per la pesca: attivate due nuove misure per l’annualità 2019

Contributi in favore di enti di ricerca ed imprese per la realizzazione di progetti di innovazione nel settore della pesca e dell’acquacoltura, al fine di favorire un uso sostenibile delle risorse o facilitare l'applicazione di nuovi metodi di produzione sostenibile.


Sintesi bando FEAMP Emilia Romagna - Misura 2.47 e 1.26

Area geografica: Emilia Romagna

Settore: pesca/acquacoltura

Dotazione finanziaria: 250 mila euro (mis. 1.26); 500 mila euro (mis. 2.47)

Obiettivo: favorire l’uso sostenibile delle risorse

Beneficiari: imprese acquicole/proprietari di imbarcazioni o armatori, organismi ed enti di ricerca

Spese ammissibili: studi di fattibilità e analisi preliminari, costi di personale, servizi e tecnologie utili al progetto, spese generali;

Tipo di finanziamento: contributo

Procedura di selezione: valutativa a graduatoria

Scadenza: 18 settembre 2019


Approfondimento Bando

In Emilia Romagna, attivate due nuove misure - Misura 1.26 e Misura 2.47 - a valere sul Fondo europeo per la pesca FEAMP 2014/2020, con la finalità di promuovere l’innovazione nel settore della pesca e dell'acquacoltura, così da favorirne uno sviluppo sostenibile e facilitare l'applicazione di nuovi metodi di produzione sostenibile.

A tale scopo è incoraggiata la cooperazione fra esperti scientifici e pescatori/imprese acquicole, indirizzando le attività di analisi sugli effettivi fabbisogni del settore e dei mercati di riferimento.


A chi si rivolgono i bandi del Fondo europeo per la pesca?

Possono accedere alle agevolazioni:

gli organismi scientifici o tecnici, pubblici o privati, riconosciuti dal diritto nazionale dello Stato membro con sede legale nel territorio dell’Unione Europea e sede strutturale e operativa nel territorio della Regione Emilia-Romagna;enti pubblici che esercitano statutariamente attività di ricerca e sperimentazione;gli organismi scientifici di cui all'elenco degli Istituti riconosciuti dal MiPAAFT - Direzione generale della Pesca Marittima e dell’acquacoltura;(per la Misura 2.47) le imprese acquicole che attivino una collaborazione con un organismo scientifico;(per la Misura 1.26) i proprietari di imbarcazioni da pesca o pescatori o armatori di imbarcazioni da pesca, iscritte nel Registro Comunitario delle navi da pesca ed in uno dei compartimenti marittimi della Regione Emilia – Romagna, che attivino una collaborazione con un organismo scientifico.


Quali sono le spese ammissibili ai bandi del Fondo europeo per la pesca?

Sono ammissibili ad agevolazione le seguenti tipologie di spesa:

costi relativi a studi necessari alla realizzazione del progetto (studi di fattibilità; analisi preliminari; costi di progettazione);costi diretti delle azioni legate alla realizzazione del progetto (servizi e tecnologie per lo sviluppo di prototipi e/o campionari; consulenze specialistiche legate allo sviluppo delle tecnologie; innovazioni tecnologiche per il miglioramento delle condizioni d’igiene e sanitarie delle condizioni ambientali dei sistemi di produzione; servizi e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti relativi al progetto di ricerca; sviluppo e introduzione di nuove specie acquicole per allevamento di Organismi non Geneticamente Modificati; ed altre);costi correlati alla realizzazione del progetto (retribuzioni e oneri di personale o collaboratori strettamente connessi alla realizzazione del progetto; viaggi e trasferte del personale e/o di collaboratori non amministrativi; quote di ammortamento per l’acquisto o quote di noleggio di attrezzature e impianti per la realizzazione dell’operazione);costi di diffusione per la pubblicizzazione e promozione del progetto (elaborazione report e materiali di diffusione; incontri e seminari; locazioni e utenze delle sedi, altri servizi di supporto quali allestimenti, interpretariato, spazi pubblicitari, etc.);spese generali, quantificate forfettariamente fino ad una percentuale massima del 12% dell'importo totale delle altre spese ammesse.

Sono ammissibili solo le spese riferite ad interventi avviati successivamente alla data di pubblicazione dei bandi.


Intensità di aiuto e massimali di spesa

L’intensità dell’agevolazione ammonta, per entrambe le Misure, al 100% della spesa totale ammissibile qualora il richiedente, nonché soggetto attuatore, sia:

organismo di diritto pubblico che esercita statutariamente attività di ricerca e sperimentazione; beneficiario collettivo, quali consorzi o cooperative il cui progetto presenti un interesse per i soci della cooperativa o per altri gruppi o per il pubblico in generale (interesse collettivo) e presenti elementi innovativi anche a livello locale.

Nel caso in cui il richiedente sia altro soggetto, l’intensità è pari al 50% della spesa totale ammissibile. È prevista una ulteriore riduzione del 20%, qualora si tratti di un’impresa che non rientra tra le PMI.

Ai fini di ammissibilità alla Misura 1.26, la spesa ammissibile non deve essere inferiore a 30 mila euro e superiore a 120 mila, quale limite massimo.

Con riferimento alla Misura 2.47, invece, la spesa ammissibile non deve essere inferiore a 80 mila euro, né superiore a 250 mila.

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