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17 giu 20193 min
Contributi in favore di enti di ricerca ed imprese per la realizzazione di progetti di innovazione nel settore della pesca e dell’acquacoltura, al fine di favorire un uso sostenibile delle risorse o facilitare l'applicazione di nuovi metodi di produzione sostenibile.
Area geografica: Emilia Romagna
Settore: pesca/acquacoltura
Dotazione finanziaria: 250 mila euro (mis. 1.26); 500 mila euro (mis. 2.47)
Obiettivo: favorire l’uso sostenibile delle risorse
Beneficiari: imprese acquicole/proprietari di imbarcazioni o armatori, organismi ed enti di ricerca
Spese ammissibili: studi di fattibilità e analisi preliminari, costi di personale, servizi e tecnologie utili al progetto, spese generali;
Tipo di finanziamento: contributo
Procedura di selezione: valutativa a graduatoria
Scadenza: 18 settembre 2019
In Emilia Romagna, attivate due nuove misure - Misura 1.26 e Misura 2.47 - a valere sul Fondo europeo per la pesca FEAMP 2014/2020, con la finalità di promuovere l’innovazione nel settore della pesca e dell'acquacoltura, così da favorirne uno sviluppo sostenibile e facilitare l'applicazione di nuovi metodi di produzione sostenibile.
A tale scopo è incoraggiata la cooperazione fra esperti scientifici e pescatori/imprese acquicole, indirizzando le attività di analisi sugli effettivi fabbisogni del settore e dei mercati di riferimento.
Possono accedere alle agevolazioni:
gli organismi scientifici o tecnici, pubblici o privati, riconosciuti dal diritto nazionale dello Stato membro con sede legale nel territorio dell’Unione Europea e sede strutturale e operativa nel territorio della Regione Emilia-Romagna;enti pubblici che esercitano statutariamente attività di ricerca e sperimentazione;gli organismi scientifici di cui all'elenco degli Istituti riconosciuti dal MiPAAFT - Direzione generale della Pesca Marittima e dell’acquacoltura;(per la Misura 2.47) le imprese acquicole che attivino una collaborazione con un organismo scientifico;(per la Misura 1.26) i proprietari di imbarcazioni da pesca o pescatori o armatori di imbarcazioni da pesca, iscritte nel Registro Comunitario delle navi da pesca ed in uno dei compartimenti marittimi della Regione Emilia – Romagna, che attivino una collaborazione con un organismo scientifico.
Sono ammissibili ad agevolazione le seguenti tipologie di spesa:
costi relativi a studi necessari alla realizzazione del progetto (studi di fattibilità; analisi preliminari; costi di progettazione);costi diretti delle azioni legate alla realizzazione del progetto (servizi e tecnologie per lo sviluppo di prototipi e/o campionari; consulenze specialistiche legate allo sviluppo delle tecnologie; innovazioni tecnologiche per il miglioramento delle condizioni d’igiene e sanitarie delle condizioni ambientali dei sistemi di produzione; servizi e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti relativi al progetto di ricerca; sviluppo e introduzione di nuove specie acquicole per allevamento di Organismi non Geneticamente Modificati; ed altre);costi correlati alla realizzazione del progetto (retribuzioni e oneri di personale o collaboratori strettamente connessi alla realizzazione del progetto; viaggi e trasferte del personale e/o di collaboratori non amministrativi; quote di ammortamento per l’acquisto o quote di noleggio di attrezzature e impianti per la realizzazione dell’operazione);costi di diffusione per la pubblicizzazione e promozione del progetto (elaborazione report e materiali di diffusione; incontri e seminari; locazioni e utenze delle sedi, altri servizi di supporto quali allestimenti, interpretariato, spazi pubblicitari, etc.);spese generali, quantificate forfettariamente fino ad una percentuale massima del 12% dell'importo totale delle altre spese ammesse.
Sono ammissibili solo le spese riferite ad interventi avviati successivamente alla data di pubblicazione dei bandi.
L’intensità dell’agevolazione ammonta, per entrambe le Misure, al 100% della spesa totale ammissibile qualora il richiedente, nonché soggetto attuatore, sia:
organismo di diritto pubblico che esercita statutariamente attività di ricerca e sperimentazione; beneficiario collettivo, quali consorzi o cooperative il cui progetto presenti un interesse per i soci della cooperativa o per altri gruppi o per il pubblico in generale (interesse collettivo) e presenti elementi innovativi anche a livello locale.
Nel caso in cui il richiedente sia altro soggetto, l’intensità è pari al 50% della spesa totale ammissibile. È prevista una ulteriore riduzione del 20%, qualora si tratti di un’impresa che non rientra tra le PMI.
Ai fini di ammissibilità alla Misura 1.26, la spesa ammissibile non deve essere inferiore a 30 mila euro e superiore a 120 mila, quale limite massimo.
Con riferimento alla Misura 2.47, invece, la spesa ammissibile non deve essere inferiore a 80 mila euro, né superiore a 250 mila.